
L'acoustic Lens è stata scoperta molti anni fa dai tecnici del suono durante un'Acoustic Convention negli Stati Uniti. Due tecnici di Bang& Olufsen erano stati inviati ad ascoltare il nuovo concetto di diffusore sviluppato da Manny La Carrubba, un tecnico di registrazione e da David Moulton, professore associato.
"Avevamo già mostrato l'Acoustic Lens Technology ad alcuni produttori di diffusori", spiega Moulton.
"Ognuno era rimasto colpito dal suono, ma aveva dei dubbi sul design non convenzionale e sulla quantità di lavoro necessaria per mettere in produzione la tecnologia, per i tecnici di Bang & Olufsen questo rappresentava semplicemente una sfida a cui non potevano resistere".
La reazione del designer al primo approccio con la lente: "Fatta di mattoni da costruzione e pezzi di legni e argilla sembrava alquanto strana e disarticolata.
Anche la forma era impossibile da descrivere, ma durante il test di ascolto, ero rimasto stupito dal fatto che la riproduzione del suono fosse discreta. Il diffusore non faceva alcun rumore. Ho realizzato subito che la mia sfida sarebbe stata quella di fornire un design che potesse mettere in rilievo la tecnologia e aggiungere visivamente un volume dei bassi robusto a un suono così gentile".
L'incontro a Los Angeles ha portato a un contratto di ricerca tra Bang & Olufsen e Sausalito Audio Works per un ulteriore sviluppo dell'acoustic lens technology. La lente era così complessa che ci vollero anni prima che Bang & Olufsen fosse pronta ad utilizzarla in un prodotto.
Nei nostri design fisici, l'ispirazione deriva spesso da quello che ci circonda.
se osservate ad esempio il Beolab 8000 capirete che il designer si è ispirato a una canna d'organo che ha trovato in un mercatino delle pulci locale.
Le antine scorrevoli del BeoSound 3200 hanno tratto ispirazione dalle porte di vetro scorrevoli di un supermercato che invitavano ad entrare.
Il Beosound 9000 è nato posizionando i Cd uno vicino all'altro nell'impianto musicale e il designer ha tratto ispirazione vedendo i CD così posizionati su una mensola della vetrina di un negozio di articoli musicali.
La forma del Beocom 2 trae ispirazione da un pappagallo parlante di uno zoo e la sua dimensione era una reazione al problema della perdita dei telefoni cordless - questo è stato creato in modo tale da essere ben visibile all'interno dell'abitazione.
Il design dei piatti tondi in alluminio sotto le lenti nel Beolab 5 ha tratto ispirazione da uno strumento musicale, il cembalo, perchè il designer sentiva che poneva l'accento sulla prestazione, dove il diffusore è il più vicino possibile alla musica.
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