
Esistono diversi parametri nella classificazione di un filtro passivo, tutti molto importanti ma il fondamentale è senza dubbio la frequenza di taglio.
Quest'ultima definisce la o le frequenze entro le quali un determinato trasduttore si trova ad operare, ad esempio in un filtro 2 vie con frequenza di taglio di 2500 Hz il Woofer si troverà a lavorare entro una gamma di frequenze comprese fra circa 20-40 Hz (che è normalmente il limite minimo a cui riesce ad arrivare) e 2500 Hz.
il Tweeter si troverà invece a lavorare nella gamma compresa fra i 2500 Hz e circa 15.000-20.000 Hz (che è normalmente il limite massimo a cui riesce ad arrivare).
La cella di filtraggio del woofer prenderà il nome di passa-basso mentre quella del tweeter prenderà il nome di passa-alto.
Nel caso di un sistema 3 vie con frequenze di taglio 800-5000 Hz il woofer si fermerà alla prima frequenza di 800 Hz, il tweeter lavorerà dai 5000 Hz in su e il midrange lavorerà nella gamma di frequenze compresa fra 800 e 5000 Hz.
In questo caso avremo una cella passa basso per il woofer, una cella passa alto per il tweeter ed una cella passa banda per il midrange.
Un secondo parametro assolutamente fondamentale per l'identificazione di un filtro è dato dalla pendenza o attenuazione.
Idealmente i filtri dovrebbero comportarsi come delle porte, in altre parole dovrebbero chiudersi una volta superata la loro frequenza di taglio in modo da far lavorare i trasduttori entro gamme ben definite.
In realtà ciò non avviene, i filtri non chiudono completamente il passaggio ma lo fanno in maniera più o meno graduale a seconda della loro pendenza.
Supponendo quindi un filtro passa basso con pendenza di 6 dB per ottava avremo che il segnale inviato al trasduttore verrà attenuato di 6 dB ad ogni raddoppio di frequenza.
In altri termini, se la frequenza di taglio sarà di 2000 Hz avremo un'attenuazione di 6 dB a 4000 Hz, di altri 6 dB a 8000 Hz e così via.
Il trasduttore quindi non smetterà di funzionare una volta superata la sua frequenza di taglio ma suonerà sempre meno man mano che ci si allontanerà da essa.
Analogamente un filtro con pendenza di 12 dB per ottava attenuerà il segnale di 12 dB ad ogni raddoppio di frequenza quindi in maniera molto più marcata del primo.
Direttamente correlato al concetto di attenuazione troviamo quello di ordine, che serve a definire in maniera inequivocabile il tipo di filtro utilizzato.
Un filtro del primo ordine avrà quindi un'attenuazione di 6 dB per ottava (6dB/oct), uno del secondo avrà un attenuazione di 12 dB/oct uno del terzo di 24 db/oct e così via.
Un'ultima classificazione importante è relativa sempre al tipo di filtro utilizzato
Esistono due tipologie o configurazioni, definite a seconda del tipo di collegamento eseguito fra i componenti interni:
Configurazione serie: In questa configurazione tutte le sezioni del filtro risultano esse in cascata fra loro ed ogni sezione dipende dalle altre, i calcoli risultano essere piuttosto complessi e la modifica molto laboriosa a causa dell'interdipendenza delle celle fra loro.
Configurazione parallelo: Le celle sono connesse fra loro in parallelo e sono sostanzialmente indipendenti, i calcoli sono decisamente più semplici ed eventuali modifiche o correzioni su una cella non modificano le altre.
Inutile dire che, a causa della maggiore semplicità la configurazione maggiormente utilizzata è quella serie, non tanto perchè sia migliore in termini qualitativi ma per la possibilità di lavorare sulle singole celle senza influenzare le altre.
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